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Amici eterniani, ben ritrovati per la mini recensione finale di quest’ultima wave. Oggi, affiancato dall’Imperatore del muay thai Sagat, è la volta di Noob Saibot di Mortal Komb… oops, di Ninjor.

E qui concedetemi una piccola polemica. Il Sagat che vedete fa parte della linea Ultra Street Fighter II della Jada, una serie economica (costano piú o meno come i Masterverse, a volte anche meno) ma di ottima qualità. Queste figure hanno una posabilità spaventosa: c’è gente che riesce a ricreare delle scene super dinamiche con questi pupazzi, roba che ti fa venire voglia di giocarci come un bambino di 8 anni. Ora è mai possibile che la Mattel, che praticamente le action figure le ha inventate, continui a produrre dei pupazzi legnosi che sembrano mia nonna con l’artrosi, nonostante i tanto ostentati 30 punti di articolazione? Oh, io i Masterverse faccio fatica persino a metterli seduti… Non sarebbe meglio, invece di tirare fuori crossover anche con Forum, concentrarsi un po’ sul migliorare le articolazioni e portarle almeno a livello della concorrenza?

Ok, chiusa partentesi, torniamo al nostro Ninjor. Premettiamo che questo personaggio è uno dei tanti figli della mania dei ninja all’americana degli anni ’80. Praticamente all’epoca bastava tirare due colpi di arti marziali per essere definito ninja. O meglio “guerriero ninja”. Se poi ti mettevi anche un passamontagna da rapinatore in testa, ancora meglio. Adesso le cose sono cambiate parecchio e c’è molta piú informazione in merito, ma ci torneremo nel finale.

Allora, questo Ninjor oltre ad essere un ninja è anche un demone, per cui il corpo presenta alcune parti mostruose come i piedi e gli avambracci. A differenza del vintage poi abbiamo anche un’armatura da samurai: la parte di sopra inedita, mentre quella di sotto riciclata da Jitsu. Certo, un ninja che dovrebbe fare della furtività la sua caratteristica peculiare, in armatura completa è un controsenso bello grosso, per quanto l’idea alla base immagino fosse quella di aggiungere maggiore varietà alla figure. La corazza è cmq rimovibile, anche se a me dispiace sempre togliere accessori ai pupazzi esposti.

La testa invece è ottima e ricorda molto i ninja colorati di Mortal Kombat, come dicevo all’inizio. A differenza del vintage, il cappuccio non è rimovibile, ma è possibile dargli due maschere alternative: un classico menpo da samurai e un’altra piú umana che ricorda appunto il suo vecchio volto. In questo caso ho preferito però lasciarlo senza.

Passiamo alle armi, che sono quelle della sua controparte vintage: una katana, un nunchaku e un arco, tutte dipinte e ben dettagliate. Il problema è che nessuna di queste armi è un arma da ninja. I ninja erano spie e assassini silenziosi e le loro armi dovevano essere rapide e facilmente occultabili: pugnali tanto, shuriken e kunai, falcetti, ecc… Avete mai visto un ninja con un arco? E qui torniamo al discorso iniziale sui ninja all’americana, minestroni di elementi orientali buttati dentro a casaccio.

Quindi, detto tutto questo, possiamo concludere. Il personaggio è cmq bello e ben fatto, ma trattandosi di un New Eternia io mi sarei staccato dalla sua controparte vintage e avrei osato di piú nel modernizzarlo, come già fatto per altri personaggi. Via la corazza da samurai e avrei aggiunto dettagli sullo sculpt del corpo per farlo apparire come un tipico abito da ninja in tessuto. Via quelle armi inadatte e dentro un pugnale e magari un kusari-gama (falcetto e catena).

Cmq dai, nonostante tutto resta un buon pezzo, per cui voto finale: 7+