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Loro sò Hordes e dicono HORDIVOI al posto de sarvo ognuno

Amici eterniani, ben ritrovati per una nuova mini recensione del Masterverso. Quando ho iniziato a collezionare i Masterverse a Gennaio mi sono detto “ma sì dai, un po’ di danaro extra speso per qualcosa che piace non ha mai ucciso nessuno, recupererai durante l’anno”. E invece bam, spia del motore accesa e tanti saluti, l’anima de li mort…

Vabbè, continuiamo con la wave 5 che si appresta ad arrivare anch’essa a conclusione: accompagnato da “The Icon” Sting, è la volta di Hordak, versione Princess of Power.

Per quanto non ami minimamente la serie di She-Ra, la linea PoP parte da un’idea semplice ma vincente: pupazzi nello stile del cartone Filmation ma con il livello di dettaglio della linea Masterverse (superiore quindi alla linea cartoon dei MOTUC o degli Origins).

C’è da dire cmq che Hordak è un altro di quei personaggi che mi è sempre stato sui maroni. L’ho sempre considerato un cattivo di seconda scelta rispetto a Skeletor e il fatto che fosse l’antagonista delle Barbie del Potere invece che dei favoriti di sempre Masters non ha aiutato.

Cmq come diceva l’amico KaJu’s Masters of the Universe, è abbastanza evidente che Hordak e la sua Orda siano stati buttati a forza in PoP ma che fossero stati concepiti come personaggi dei MOTU. Basta fare il paragone con i vari Bow, Castaspella, Catra e simili per notare la differenza di stile.

Cmq, tornando al nostro mamozzo, un primo elemento positivo che notiamo è che si tratta di un personaggio quasi al 100% originale. Tutte le parti del corpo che lo compongono sono fatte su misura, dalle braccia ai piedi, senza riciclo.

Tuttavia al tatto, la sensazione generale non è un granché. La figure mi risulta un po’ sbilenca e anche le articolazioni non sono il massimo (ammetto di non averle nemmeno sistemate con l’immancabile Kiki).

Passando alla testa, notiamo come questa riprenda alla perfezione quella del cartone, purtroppo appare anche “sporca” (non so se volutamente) e con qualche difetto di produzione un po’ troppo in vista. Il cappuccio/collare è rimovibile e serve a fissare il mantello (elemento che nel cartone non ha), tuttavia il sistema è un po’ troppo moscio e ballerino, senza un vero meccanismo di aggancio che lo tenga piú fisso.

Un punto forte è dato sicuramente dal numero di accessori: si tratta di una fogure Deluxe per cui ne ha in quantità.

Innanzitutto abbiamo un intero braccio intercambiabile, normale o robotico. E in questo caso è possibile scegliere se lasciarlo a cannone, se inserirgli anche la tenaglia o dargli l’effetto sparo. Quest’ultimo è compatibile col fucilone di Man at Arms reietto.

In piú abbiamo uno scudo e l’onnipresente balestra degli Horde: uno degli accessori piú brutti do sempre e su cui tornerò a gettare veleno quando mi troverò a parlare di Leech e Grizzlor.

Concludendo, direi che questo Hordak PoP è un personaggio con delle buone basi di partenza ma indebolito da una realizzazione tecnica non proprio eccellente.

Voto finale: 7-