Amici eterniani ben ritrovati per l’ultima recensione della wave 5 del Masterverso. Oggi, accompagata dalla buonanima del mai troppo rimpianto Eddie Guerrero, tocca di nuovo a She-Ra: una pupazzessa di cui avevo già parlato in uno dei miei primi post da novizio del gruppo, ma che oggi proveremo ad analizzare nello stile delle altre mini recensioni.
La sottolinea è Princess of Power, per cui lo stile principale è quello della serie Filmation. Ho già spiegato più volte come, per me da bambino, beccare She-Ra in tv invece che i MOTU mi facesse lo stesso effetto di quando trovavo aghi e fili nella scatola dei biscotti danesi.
Ma cmq qui ci occupiamo unicamente del mamozzo in sé e non posso che confermare che questa Barbie Valchiriamazzone continua a fare la sua bella figura.
Il corpo è ben dettagliato con alcuni fregi impressi su bracciali e schinieri.
Così come anche la testa, che riprende in pieno la fisionomia della serie animata. Avevo già segnalato un piccolo difetto di produzione, una leggerissima riga verticale sulla guancia sinistra, ma ammetto che si nota solo sotto una particolare illuminazione.
Un punto debole è rappresentato dal mantello, fissato mediante un antiestetico anello a girocollo, tipo collarino del gatto. Eppure non me ne posso lamentare dato che è proprio grazie a questo che ho potuto sostituirlo dopo averlo bruciato col ferro da stiro. Se fosse stato saldato al pupazzo in sé, come per altri personaggi, sarei rimasto bello e fregato e il mio disordine ossessivo-compulsivo non mi avrebbe dato pace finché non avessi ricomprato una nuova She-Ra completa solo per il mantello… Si vive davvero male ad essere dei pignoli in stile Furio, date retta…
Passiamo agli accessori, che sono tanti trattandosi di una figure deluxe. Innanzitutto abbiamo un secondo mantello, piú lungo e con paraspalle, credo ispirato a quel suo remake obbrobrioso. Ma non parliamo di ciò che non esiste.
Poi c’è una seconda testa con mascherina sugli occhi, che riprende la bambola vintage ma che in realtà usa quando va a fare i giochi zozzi con Beast Man e la sua frusta.
E per finire spada e scudo. Per quanto, laddove possibile, cerchi di esporre tutti gli accessori, lo scudo ho preferito lasciarlo fuori e optare per una posa più tipica. La spada forse poteva essere leggeremente più piccola e presenta qualche difetto di pittura.
Le articolazioni mi pare che non fossero il massimo appena aperta, tuttavia ora che l’ho ripresa per le foto (e dopo averla trattata a suo tempo col solito Kiki) l’ho sentita abbastanza solida al tatto.
Per cui, in conclusione di tutto mi sento di alzare leggermente il voto rispetto a quello datole mesi fa.
Voto finale: 8+







