Direttamente dal Giappone, per voi Eterniani… MAI DIRE BANZAAAIII!!!
Amici eterniani, ben ritrovati anche oggi per un’altra mini recensione. Andiamo avanti con la wave 6, per cui, accompagnato dal “Drago di Dojima” Kazuma Kiryu, ecco a voi Jitsu.
Allora, so che non a tutti piace questo personaggio e che alcuni lo considerano troppo estraneo al mondo di He-Man a causa del suo look da samurai. A me personalmente la cosa non dà fastdio: le opere fantasy di genere sword & sorcery sono piene di personaggi ispirati a lontane popolazioni orientali, a partire da Conan che è l’ispirazione principale per i MOTU.
Per cui, veniamo al nostro mamozzo che, in questa timeline New Eternia, ha fatto un face turn come nemmeno Jacob Fatu ed è passato tra le fila dei buoni. E secondo me era meglio se rimaneva dove stava, come vedremo in seguito.
Il personaggio si presenta come un aggiornamento della versione vintage: ne aumenta i dettagli ma non stravolge il look generale. Purtroppo.
Partiamo subito con i difetti: innanzitutto quel rosso cosí acceso, quasi fluo, è troppo preponderante e dà al pupazzo un aspetto troppo plasticoso. Personalmente avrei optato per colori piú naturali, anche a costo di deviare un po’ dall’immagine classica , e avrei cercato di usare piú pittura sui vari dettagli. Cosí mi pare un evidenziatore color salmone, di quelli che si usavano quando ero bambino.
La corazza limita fortemente i movimenti del busto. Il povero Jitsu è completamente rigido e impettito, tipo Fantozzi quando si fa fare il vestito su misura per far colpo sulla Silvani. Inoltre è anche piú stretta del dovuto e si fa fatica ad allacciarla e tenerla allacciata sui lati.
La caratteristica principale di Jitsu resta cmq la manona dorata, di dimensioni non eccesive in questo Masterverse (punto a favore) ma completamente fissa (punto a sfavore). Non è possibile muoverla in alcun modo, limitando ulteriormente la posabilità generale.
Ma il vero problema di questo Jitsu è la faccia. Il Jitsu originale aveva una tipica faccia da Fu-Manchu, il classico cattivo orientale delle opere di metà ‘900. Col suo passaggio tra i buoni hanno deciso di dargli un aspetto piú rassicurante, ma purtroppo hanno fallito nel piú clamoroso dei modi e il povero Jitsu c’ha solo rimediato una faccia da pirla. Alcune teorie dicono che anche questo cambiamento è stato fatto a causa del politicamente corretto, per evitare stereotipi razziali ormai non piú accettabili tra i le anime belle d’oltreoceano. Tuttavia tendo a non crederci, dato che la sua versione Origins ha mantenuto la sua vecchia faccia ed espressione.
Passiamo agli accessori. Abbiamo l’immancabile copri fianchi, in puro stile samurai, rimovibile oer un aspetto piú vintage.
Poi abbiamo una katana, dalla lama anch’essa rossa, in tinta con il resto dell’armatura. Ecco, qui avrei optato per una normale lama metallica, che la fa sembrare meno giocattolosa.
E infine c’è il menpo, la tipica maschera da samurai, utilissimo quantomeno nasconde un po’ quella faccia da pirla. Anche se non basta.
Per quanto riguarda le articolazioni e la posabilità ho cercato, nei limiti del possibile, di dargli una posa da iaijutsu: lo stile che sfrutta l’estrazione della spada per attaccare, reso celebre in tanti manga e videogames. Purtroppo tra l’armatura che blocca il corpo, la maschera che blocca la testa, la mano fissa e i para fianchi, meglio di così non sono riuscito a fare.
Concludendo, una figure che si prende la sufficienza per il rotto della cuffia e di cui mi piacerebbe tanto avere una nuova versione New Eternia 2.0 che le renda giustizia.
Voto finale: 6+








